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IL SANTUARIO

chiamato anche Chiesa del Carmine, ubicata nel Corso Umberto I di fronte al Palazzo Ciaccio, anticamente chiesa di S. Antonio Abate fu edificata nel 1530, dal marchese della Sambuca Don Salvatore Baldi Mastrantonio. Nel 1615 la chiesa venne ampliata dal marchese Don Vincenzo Baldi Mastrantonio, che fece anche costruire il nuovo convento del Carmine (il vecchio era, infatti, sito nel quartiere S. Elia adiacente alla chiesa di S. Lucia) e fu dedicata a Maria SS. Annunziata. Il marchese don Ignazio Baldi Spatafora Centellis, cavaliere di Malta, nel 1633 apportò alla chiesa un nuovo ampliamento con la costruzione di altre due navate e di due cappelle laterali. Nella cappella di destra venne collocata la Madonna del Carmelo e in quella di sinistra la statua marmorea di Maria SS. dell’Udienza che era stata portata in processione dalla torre di Cellaro per salvare i Sambucesi dalla peste del 1575-76. Negli anni che seguirono la chiesa subì diversi interventi di ristrutturazione tra i quali agli inizi del 1900 fu sostituita l’originaria facciata con l’attuale, di stile neoclassico, opera dell’artigianato locale, guidato dallo sculture Salvatore Affronti e dall'architetto Bilà. ​

Lo sviluppo della città attorno a questa costruzione ne fa il principale luogo di culto di Sambuca.

Santuario di Maria Santissima dell'Udienza

Nella navata sinistra vi è un cenotafio dedicato alla famiglia Navarro, la Statua di Sant'Antonio di Padova, una tela raffigurante lo Spirito Santo attribuita a Fra Felice da Sambuca e l'effigie di San Giuseppe. Nella cappella della stessa navata, dove prima dell’incoronazione era collocata la statua di Maria SS. dell’Udienza, oggi si può ammirare un magnifico crocifisso ligneo proveniente dall’ex convento di Santa Maria del Gesù. In questa cappella alcune lapidi di tombe gentilizie testimoniano, inoltre, storie di illustri famiglie nobiliari sambucesi: Baldi Centellis, Beccadelli, marchesi di Sambuca. La cappella della navata destra è dedicata alla Madonna del Carmelo sovrastata da due putti alati in stucco che Le sorreggono la corona, questi ultimi opera dell’artista Salvatore Affronti. E’ da ammirare nella navata destra la statua marmorea di Santa Anna con Maria Bambina: iconograficamente la statua ricalca la tradizione che vuole la madre della Madonna avanti negli anni. Sia il mantello che copre il capo dell’anziana donna, sia la veste in marmo bianco di Carrara riportano decorazioni dorate. La Vergine, posta ai piedi del gruppo scultoreo, con lo sguardo rivolto verso l’alto, sembra ascoltare l’anziana madre. La statua, voluta da padre Bernardino Verde da Sambuca tra il 1670 e il 1685, fu forse commissionata a marmorari di Palermo, città in cui il frate sambucese per tanto tempo dimorò. Staccato dalla statua, è il piedistallo sul quale è scolpito lo stemma francescano: le braccia incrociate di San Francesco e di Gesù, sovrapposte alla croce. Nella stessa navata è presente una tela di un ignoto pittore siciliano raffigurante l'Immacolata Concezione risalente al XVIII secolo, inoltre è presente anche la statua di Santa Rita.

Di elevata fattura è il fercolo ligneo, opera monumentale e artistica, che riproduce un trono regale culminante in una corona sorretta da colonnine scanalate sormontate da capitelli con doratura classico. Il fercolo serve per portare in processione, sulle spalle di cento uomini detti i "Nudi" la statua della Madonna dell’Udienza, la terza domenica di maggio.

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